Federico Bock è nato ad Empoli (Firenze) il 4 settembre 1945, in uno zuccherificio della Italiana Zuccheri dove suo padre ingegnere era direttore.
Ha quindi seguito il padre nelle sue varie residenze dove si spostava per ragioni di lavoro (Mirandola, Napoli, Ferrara, ancora Napoli).
Si è laureato in giurisprudenza all’Università di Napoli, e quindi dal 1968 ha iniziato e proseguito la carriera forense a Milano, fino al 2008, quando è andato in pensione, attualmente svolgendo attività di consulente legale.
Ha tre figli, ormai professionisti avviati: Mattia, Simone e Federica.
Da molti anni coltiva la sua passione per la letteratura.
Ha pubblicato il primo romanzo (“Io, Francesca”) nel 1980 per i tipi di Rebellato, che ha ottenuto un premio milanese dal Lyons Club.
Ha pubblicato poesie nella Rivista “Sinopia” – diretta dallo scrittore ferrarese Roberto Pazzi - , articoli di costume e attualità nella Rivista “L’Osservatore Politico Letterario” – diretta da Giuseppe Longo, già Direttore del Vittoriale -, altre poesie e articoli nella Rivista “Malvagia” – diretta dal filosofo Giuseppe Polistena - , nonchè nella Rivista “Schema” - diretta dal poeta e scrittore Franco Manzoni - , e ancora poesie nelle pubblicazioni dell’Archivio del Comune di Monterchi (Arezzo), a cura di Vito Taverna. E altre poesie sulla Rivista "Il Monte Analogo", fondata dal poeta Giampiero Neri.
L’ultimo romanzo edito è “L’isola di Serifo”, per i tipi di OTMA, con il quale ha vinto il premio “Villa Bernocchi” nel 2009.
Ha scritto anche una commedia.
E’ sempre stato ed è ancora uno sportivo, avendo scalato le principale cime dolomitiche.
Da qualche anno si è dato a grandi viaggi in estremo oriente (Indocina, Cina, Kirghizistan, Uzbekistan, Iran, India, Nepal, Tibet e ultimamente Birmania).
Ama il pianoforte. Ha eseguito sue composizione al teatro Alfredo Chiesa di Milano e alla Casa Verdi di Milano, in occasione di manifestazioni pianistiche patrocinate dalla Maestra Elena Marson Grando.